Urbanistica tattica, un nuovo modo di fare urbanistica

urbanistica tattica

L’Urbanistica tattica è un modo innovativo di fare urbanistica. Si basa su interventi realizzati a breve termine e a basso costo, volti alla creazione di nuovi spazi pubblici. L’urbanistica tattica sta diventando una prassi consolidata negli ultimi anni, con interventi nelle città di tutto il mondo.

Gli interventi di urbanistica tattica consentono di sperimentare un uso diverso degli spazi della città e di mettere in atto strategie a lungo termine per promuovere la vivibilità dei quartieri. I vantaggi di questo nuovo approccio sono legati all’impatto immediato che gli interventi hanno sui cittadini, che possono diventare essi stessi promotori di progetti innovativi attori della rigenerazione urbana.

Il carattere temporaneo degli interventi di urbanistica tattica consente di testare le soluzioni in maniera reversibile prima di investire tempo e risorse in una sistemazione strutturale definitiva. Inoltre, soluzioni temporanee, di rapida realizzazione e a basso costo possono portare benefici immediati, sperimentare soluzioni, aiutare a prendere le scelte più corrette e supportare il processo decisionale verso una soluzione permanente.

Urbanistica tattica, alcuni esempi

La città di Barcellona, con il progetto di urbanistica tattica Superilla, anche chiamato Supermanzanas, è riuscita a pedonalizzare una parte consistente della città. Le superillas (in catalano, “super isole”) sono dei super blocchi composti da nove isolati, all’interno dei quali lo spazio, circa il 70%, finora occupato dalle auto, dopo l’intervento, è destinato a pedoni e ciclisti. Lo schema di queste particolari isole urbane è un’idea di Salvador Rueda, urbanista e direttore dell’Agencia Ecologia Urbana de Barcelona.

New York ha avviato la pedonalizzazione di Times Square da un giorno all’altro. Il programma Pavement to Plaza, diffuso negli ultimi anni a New York, definiscono un urbanistica tattica di tipo autorizzato, dove sono le amministrazioni a sperimentare soluzioni economiche e temporanee. L’intento è quello di riassegnare a pedoni e ciclisti lo spazio eccessivo occupato da veicoli a motore. Poiché questi interventi non richiedono grandi costi economici, gli spazi pubblici riqualificati sono in grado di apparire quasi da un giorno all’ altro. È sufficiente della vernice colorata e un po’ di arredo urbano per cambiare l’immagine di un luogo.

Il Comune di Milano con il progetto Piazze Aperte mira a perseguire gli obiettivi di rigenerazione urbana e mobilità sostenibile. Piazze Aperte ha l’obiettivo principale quello di valorizzare lo spazio pubblico come luogo di aggregazione al centro dei quartieri, ad ampliare le aree pedonali e a promuovere forme sostenibili di mobilità a beneficio dell’ambiente e della qualità della vita. Piazze Aperte utilizza l’approccio dell’urbanistica tattica per riportare lo spazio pubblico al centro del quartiere e della vita degli abitanti, per far tornare le piazze a essere luoghi frequentati dai cittadini, non più solo parcheggi o aree di passaggio. In questo modo si restituiscono gli spazi ai cittadini. Ad oggi il Comune di Milano ha implementato più di 35 interventi di urbanistica tattica e continua a progettarne di nuovi.

Urbanistica tattica, le fasi del processo

Analisi e progettazione: la progettazione parte da una fase di analisi dei flussi (pedonali, ciclabili e veicolari) e dei possibili usi in relazione al comfort ambientale (presenza di ombra, rumore, usi consolidati degli spazietc.)

Test tattico: nell’arco di poche settimane viene ridisegnata la nuova segnaletica, vengono posati gli arredi e la piazza comincia ad essere vissuta. Si svolgono eventi pubblici per coinvolgere i cittadini e i fruitori degli spazi.

Monitoraggio: la piazza è monitorata durante il suo utilizzo, rilevando i nuovi flussi e monitorando i nuovi usi, anche utilizzando questionari da somministrare ai diversi fruitori della piazza.

Progettazione definitiva: viene avviato il processo di progettazione definitiva. Di conseguenza i dati raccolti durante le fasi di sperimentazione aiutano a definire il progetto dello spazio pubblico.

Modifiche strutturali: avviene la realizzazione del progetto definitivo, utilizzando materiali e arredi permanenti e includendo gli aspetti ambientali e storici del contesto.